Uno dei dodici apostoli. Di lui
si hanno scarne notizie nei
Vangeli. Si ricorda il suo atteggiamento
incredulo di fronte alla resurrezione del Cristo (
Giovanni, 20-25); sulla
sua vita successiva è contraddittoria la stessa tradizione cristiana:
secondo alcuni fu l'evangelizzatore dei Parti, secondo altri operò in
India subendo là il martirio. Sin dai tempi antichi è venerata una
sua presunta tomba a Edessa. Sotto il nome di
T. sono stati trasmessi
alcuni scritti apocrifi come l'
Apocalisse di T. (opera già
condannata da Gelasio), gli
Atti di T. (scritto di dubbia
provenienza) e il
Vangelo di T. (testo del II sec., di ispirazione
gnostica). Festa: 3 luglio (I sec.). ║ Fig. -
Essere come san
T.:
detto di chi si dimostra incredulo fino a che non ha toccato con
mano la verità. • Icon. - L'iconografia lo rappresenta con una
cintola (che, secondo la leggenda, la Vergine gli avrebbe consegnato per
convincerlo della sua Assunzione), una squadra da architetto (con riferimento
alla leggenda secondo cui sarebbe stato architetto reale presso Gondofarne) e
con la lancia (strumento del suo martirio). L'incredulità di
T.
è stato un tema assai sfruttato in pittura (arte bizantina, Verrocchio,
Rembrandt, Delacroix).